Saverio Lodato

 

Rientriamo a Palermo dopo il pomeriggio a Mondello, ospiti di Salvatore Borsellino.

L’incontro è altrettanto importante. E’ infatti grazie ai libri di questo giornalista e saggista che la nostra conoscenza in merito alla storia di cosa nostra è cresciuta: parlo di Saverio Lodato, che noi definiamo una vera enciclopedia vivente.

Saverio, che avevamo già avuto occasione di incontrare e con cui abbiamo, per nostra fortuna, un rapporto di amicizia, ci accoglie nella sua casa. Ci offre il caffè, scambia con noi battute sulla situazione politica, ci prendiamo in giro e tiriamo fuori tutta l’ironia siciliana e toscana di questo nostro strano trio.

Andiamo nel suo studio, accendiamo la videocamera, posizioniamo il microfono. E Saverio riesce, in mezz’ora o poco meno, a riassumere con una chiarezza e una efficacia disarmanti la storia della mafia siciliana, con la sua capacità unica di far capire le dinamiche dei fatti anche a chi di mafia sa poco o niente. Non solo profonda conoscenza ma anche capacità di comunicazione, probabilmente doti che lo renderebbero un insegnante perfetto, o quanto meno l’insegnante che Emiliano ed io avremmo voluto avere. Ci fa un quadro chiarissimo, ci aggiorna sui dettagli delle indagini sulla trattativa stato mafia, è pronto a rispondere a qualunque domanda. Personalmente, potrei stare ore ad ascoltarlo.

Ci fa vedere la sua casa, ci spiega gli scatti fotografici in cui è ritratto con tante persone che hanno fatto la storia dell’antimafia e di cui ha scritto fin da quando era un giovanissimo giornalista, ci regala dei libri con la promessa che presto verrà in Toscana a presentare con noi la sua ultima pubblicazione. Lo salutiamo, sperando che quel momento arrivi presto.

 

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