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Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale: definizioni e differenze

Esistono due procedure principali di recupero del credito: quella del recupero credito giudiziale e stragiudiziale. Il recupero credito stragiudiziale consiste in quell’insieme di attività (eventualmente preliminari a quelle giudiziali) che hanno l’obbiettivo di sollecitare benevolmente il debitore a regolarizzare la propria pendenza nei confronti del creditore. L’attività, sia verbale che epistolare ha come intento una risoluzione pacifica nonché risolvibile nel minor tempo possibile.

Il recupero credito giudiziale, qualora lo stragiudiziale non abbia sortito alcun effetto, prevede l’attivazione delle diverse formalità di procedura stabilite dalla normativa in vigore, culminanti con la messa in pignoramento di qualsiasi bene, mobile o immobile, di proprietà del debitore, fino al completamento delle richieste messe in atto.

Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale: qual è la differenza?

Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale

Il recupero crediti stragiudiziale è una pratica in grado di far concludere situazioni debitorie in modo veloce e relativamente semplice attraverso lo svolgimento di due fasi consecutive.

1. Indagini preliminari
Come già accennato, lo scopo del recupero crediti per via stragiudiziale è quello di tentare un’azione di riscossione di una certa quantità di crediti insoluti ed esigibili attraverso soluzioni informali, senza cioè l’opera di avvocati e giudici la cui presenza farebbe certamente lievitare il costo dell’intera operazione nonché allungherebbe di molto la durata della pratica.

Attraverso la scelta del recupero crediti stragiudiziale il debitore può quindi risolvere la propria posizione in modo celere, grazie all’attività di recupero spesso svolta, solitamente, dalle agenzie di credito.

La prima fase del recupero si concentra, appunto, su delle indagini preliminari e in particolar modo si inizia la verifica attraverso la rintracciabilità del debitore, compresa la locazione del domicilio e i dati anagrafici di interesse. Se il debitore ha intenzione di collaborare l’iter del recupero crediti può ritenersi concluso già in queste prime fasi, visto che l’obiettivo preposto è stato centrato.

2. Sollecito ed eventuale messa in mora

Nell’eventualità in cui il debitore non sia interessato a collaborare, e per cause volontarie e per cause involontarie, la fase successiva ne prevede la messa in mora. Questo provvedimento pubblicistico, solitamente di natura epistolare, esteriorizza e ufficializza la posizione del debitore il quale viene informato del fatto che è tenuto a pagare il debito in oggetto.

Quando anche questo avviso viene ignorato, l’azione successiva può prevedere un sollecito telefonico: solitamente in questa fase si cerca di creare un contatto col debitore, il quale deve essere invogliato a concludere le trattative e non l’inverso, naturalmente. È evidente come un atteggiamento aggressivo potrebbe far indietreggiare il soggetto in debito ancora di più sulle proprie posizioni non invogliandolo alla collaborazione.

Nell’eventualità di un risultato negativo anche dopo questo provvedimento, può entrare in gioco un negoziatore ossia un soggetto con capacità d’introspezione e psicologica in grado di intendere le vere intenzioni del debitore. Il negoziatore una volta individuato il domicilio del soggetto obbligato cercherà di riscuotere il debito in oggetto.

Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale: ultima possibilità per i debitori

Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale

L’ultimo passo prima dell’azione giudiziale vera e propria consiste in una diffida ad adempiere: attraverso una raccomandata A/R con la quale si informa il debitore che se alla scadenza di un termine arbitrario (nella prassi dieci giorni) il debito risulterà ancora insoluto, si provvederà ad adempiere alle procedure per il recupero credito giudiziale.

In caso di chiusura negativa in seguito all’avvertimento, passati quindi i termini contenuti nella diffida, l’eventuale società di recupero stilerà un rapporto della pratica, la quale potrà essere presentata anche in sede giudiziale.