Nicola Gratteri
Nato a Gerace (provincia di Reggio Calabria) nel 1958, Nicola Gratteri è un magistrato italiano, attualmente Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria.
Impegnato in prima linea contro la ’ndrangheta, Gratteri vive sotto scorta dall’aprile del 1989. Il 21 giugno 2005, il ROS dei Carabinieri ha scoperto nella piana di Gioia Tauro un arsenale di armi probabilmente pronto a essere utilizzato per un attentato contro il magistrato.
Ha scritto vari libri tra i quali, Fratelli di sangue, La Malapianta e La giustizia è una cosa seria , evidenziando sempre come piccoli cambiamenti nel sistema delle intercettazioni possano annullare gli inconvenienti connessi al loro uso.
Nel novembre 2011 ha pubblicato un altro libro (assieme al giornalista Antonio Nicaso) La mafia fa schifo, una raccolta di pensieri e lettere di ragazzi sul tema mafia, collezionati negli anni di incontri e seminari tenuti in scuole e università italiane ed estere.
Il 20 ottobre 2011 a Rosarno è stato insignito del Premio Giuseppe Valarioti dedicato alla memoria del giovane professore di lettere, segretario sezionale del Pci, ucciso in un agguato mafioso il 10 giugno 1980.
Il 22 aprile 2012 al teatro “La Nuova Fenice” di Osimo è stato insignito del Premio Renato Benedetto Fabrizi.
Il 12 agosto 2012 presso la villa “Angelo Frammartino” a Caulonia è stato insignito del Premio Angelo Frammartino, dedicato alla memoria del giovane pacifista.
Il 18 giugno 2013, il Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, nomina Gratteri, componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.
A LegalMente 2014 presenta il suo ultimo libro, Acqua santissima, La Chiesa e la ‘Ndrangheta, storie di potere, silenzi e assoluzioni, scritto in collaborazione con Antonio Nicaso.