Giovanni Tizian
Nato a Reggio Calabria nel 1982, Giovanni Tizian è giornalista del gruppo l’Espresso e scrive per il quotidiano la Repubblica e il settimanale l’Espresso.
Laureato in Criminologia nel 2008, con una tesi sulla “’ndrangheta transnazionale” ha iniziato a scrivere di cronaca nel 2006 per la Gazzetta di Modena.
Si occupa di cronaca giudiziaria, e realizza inchieste e reportage sulle relazioni tra mondo economico e organizzazioni mafiose.
E’ autore di “Gotica, ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea” edito da Round Robin e pubblicato a novembre 2011.
A giugno 2012 gli è stato assegnato il premio per i cronisti di provincia dedicato a Enzo Biagi, per gli articoli pubblicati nel corso del 2011 su la Gazzetta di Modena. Sempre nello stesso anno ha ricevuto una menzione speciale al premio Biagio Agnes, mentre l’archivio per il Disarmo l’ha premiato con la “Colomba d’oro per la pace”.
Da dicembre 2011 è costretto a vivere sotto scorta per minacce ricevute dalla ‘ndrangheta per i suoi articoli e le sue inchieste.
Nel 2012 ha vinto il premio speciale “Biagio Agnes” per il giornalismo ed il premio Enzo Biagi, mentre nel 2013 ha vinto il premio Borsellino per il giornalismo.
Il suo ultimo libro “La nostra guerra non è mai finita” racconta il viaggio di un giovane cronista attraverso le capitali italiane della ‘ndrangheta. L’incendio della fabbrica del nonno, l’omicidio del padre, funzionario di banca, e i sequestri di persona che segnano quella terra (Bovalino) affacciata sul mar Jonio. Nel ’93 quel giovane diventa giornalista in Emilia Romagna, la regione dove “emigra” con tutta la sua famiglia. Proprio nella ricca e produttiva Emilia Felix inizia a raccontare il potere dei clan. Bologna, Milano, Roma, Piemonte e Liguria, luoghi in cui la mafia calabrese ha messo radici e ha stretto alleanze con la politica e l’imprenditoria. Tizian scrive, indaga, chiede e la ‘ndrangheta gli presenta di nuovo il conto, minacciandolo.