Gioacchino Crisafulli

Ringraziamo Carmelo Crisafulli, figlio di Gioacchino, che ci ha fornito questo documento e ci ha consentito di pubblicarlo sul sito della nostra Associazione

CRISAFULLI Gioacchino nacque  a Furnari (ME)  l’11 marzo 1922, terzo di sei figli.

Il padre anch’egli nell’Arma dei Carabinieri, gli diede  le basi per costruire la sua vita sotto le stellette. Soldato di leva, chiamato alle armi il 25 gennaio 1942.

Tale presso il 64° Reggimento di Fanteria Ivrea. Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra fino all’armistizio.

Transitato nell’Arma dei Carabinieri,  fin dal 23 gennaio 1945.

In servizio presso vari Comandi dell’Arma fino al suo collocamento in congedo assoluto per riforma e pensione privilegiata, per le sue innumerevoli infermità per causa di servizio, il 19 gennaio 1977.

Con il computo degli anni di servizio e le campagne di guerra ha totalizzato 44 anni – 11 mesi e tre giorni di anzianità.

Durante il suo servizio è stato presso il C.R.F.B. (Centro Repressione Forze Banditismo) agli ordini dell’allora Capitano  Carlo Alberto dalla Chiesa nel territorio di Corleone.

Alle dipendenze dello stesso presso la Legione Carabinieri di Palermo dal 1963 al 1969.

Ha partecipato dal 15 luglio 1943 all’8 settembre 1943 alle operazioni di guerra nella Provincia di Napoli con la 252^ Sezione Carabinieri mobilitata.

Ricevette un “Encomio solenne” dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in data 6 luglio 1943 con la seguente motivazione: “Durante violento bombardamento aereo nemico, addetto ad un rifugio cittadino in parte colpito, si prodigava nelle e cure dei feriti, rianimando con la propria serenità gli altri cittadini e dando prova encomiabile di calma e sprezzo del pericolo. Livorno  28 maggio 1943”.

Decorato con medaglia  per il periodo bellico  1940 – 1943.

Decorato con la medaglia della guerra di liberazione.

Campagna di guerra 1943.

Campagna di guerra 1944.

Campagna di guerra 1945.

Croce d’argento di anzianità di servizio anni XVI.

Croce d’argento di anzianità di servizio anni XXV.

E’vittima innocente della mafia, riconosciuto tale con decreto del Ministero dell’Interno.

Il 27.4.1983, veniva ucciso a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico  di casseforti con ingenti somme proventi di  commercio di stupefacenti, transitate nei pressi della propria abitazione.

Il maestro Gaetano Porcasi – Il pittore antimafia – ha voluto realizzare un olio su tavola  75 X 95 per commemorarlo nel 30 ° anniversario del suo sacrificio.

Dipinto di Gaetano Porcasi 

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