Gaetano Porcasi

 

 

20 agosto 2013

 

Il terzo giorno della nostra missione siciliana prevede una trasferta: direzione Partinico.

E’ lì che ci aspetta, nel suo accogliente e coloratissimo laboratorio, il pittore antimafia Gaetano Porcasi.

Gaetano ci parla dei suoi lavori: da molti anni dipinge la storia del nostro paese, attraverso i suoi quadri di denuncia civile racconta delle storie, illustra vittime e carnefici, ci offre immagini che restano indelebili sulle tele e nella memoria. Nonostante le molte richieste da parte di privati, lui ha deciso di non vendere i suoi quadri e preferisce vivere del suo stipendio da insegnante. Il motivo è semplice: appendere una sua opera in una casa privata significa impedire a tutti di poter leggere la storia che le immagini raccontano, come un libro in unica copia nascosto su uno scaffale. I quadri di Gaetano sono a disposizione di tutti, li porta ovunque ci sia qualcuno disposto ad aiutarlo ad organizzare le sue mostre itineranti e lo fa a titolo gratuito: non lucra né sulla cultura né sull’antimafia.

Dopo la nostra intervista, le foto e le riprese all’interno del suo laboratorio, ci salutiamo fissando un altro appuntamento pomeridiano presso un amico comune: Giovanni Impastato.

 

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