Adriana Musella

Adriana Musella è presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia.

L’impegno sociale di Adriana inizia nel 1992, quando suo padre, Gennaro Musella, ingegnere salernitano, viene disintegrato da un’autobomba a Reggio Calabria. Dietro quel delitto le irregolarità di una gara d’appalto, e una denuncia, quella dell’ingegner Musella, che la mafia ha deciso di punire in modo eclatante, perché facesse da esempio e mettesse a tacere la popolazione reggina.

Adriana è fondatrice del circolo ‘Società Civile’, nato a Reggio Calabria nel 1992 e poi arrivato anche a Palermo. La prima manifestazione nazionale antimafia in Calabria (avvenuta il 2 maggio 1993), di cui Adriana si fa portavoce, vede scendere in piazza circa diecimila giovani. Tutti hanno in mano un fiore per non dimenticare: così la gerbera gialla diventa il fiore simbolo dell’impegno antimafia.

Fondamentale, nella vita di Adriana, l’incontro con il giudice Antonino Caponnetto: insieme girano di scuola in scuola; le insegna a parlare ai giovani ma, soprattutto, a ritornare a credere nella legalità e nella giustizia.

Sotto la presidenza di Caponnetto, nel 1995, nasce il Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti”. Alla morte di Caponnetto, Adriana assume la presidenza del Coordinamento Antimafia. Nel corso degli anni ha conseguito numerosi riconoscimenti per il suo impegno sociale.

Nel 2004 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le assegna la medaglia d’argento per l’attività del Coordinamento da lei presieduto.

Donna dell’anno nel 2008, dama d’onore del M.O.V.M Salvo D’Acquisto, Adriana nel 2009 riceve dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano due targhe di bronzo in occasione del ventennale della scelta della Gerbera come simbolo dell’antimafia. Infine, sempre da Napolitano, l’anno scorso è stata nominata Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.


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